lunedì 13 aprile 2015

Dario Gradi, l’Alex Ferguson di Crewe






Quando si pensa al record di longevità su una sola panchina, la mente non può che andare a Sir Alex Ferguson, che dal 1986 al 2013 sedette su quella del Manchester United portando il club a raggiungere traguardi mai toccati in precedenza. Quello che tutti non sanno, però, è che esiste qualcuno che ha saputo persino fare meglio di lui. Con due sole differenze: aver passato quasi tutta la carriera da manager allenando in Football League e senza mai vincere uno straccio di trofeo, entrando persino nella Hall of Fame come riconoscimento per oltre trent’anni trascorsi alla guida della stessa squadra. Siamo a Crewe e l’Alex Ferguson in questione risponde al nome di Dario Gradi.

Nasce a Milano nel 1941 da padre italiano (di cui resterà orfano in tenera età) e da madre inglese, con la quale si trasferisce a Londra subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Gradi studia per diventare insegnante di educazione fisica nell'attuale Università di Loughborough e il suo primo ed unico periodo di insegnamento avviene presso la Glyn Grammar School, ad Epsom, che lui stesso aveva frequentato da studente.
Nel 1969 gli si aprono le porte del calcio e gioca inizialmente nel ruolo di difensore per il Sutton United, disputando un incontro di FA Cup dell’edizione 1969-1970. L’anno seguente veste per una stagione i colori del Tooting & Mitcham, divenendo nel frattempo allenatore regionale della Football Association.

A soli 30 anni Gradi appende le scarpette al chiodo e decide di diventare manager di calcio a tempo pieno, entrando nello staff del Chelsea nel 1971 nel ruolo di assistente allenatore, incarico che mantiene fino al 1974 quando lascia i Blues per andare a fare esperienza prima al Sutton United, poi al Derby County e al Leyton Orient dove allena per due anni le giovanili. Nel 1978 arriva la chiamata del Wimbledon, alla cui guida ottiene la promozione dalla Fourth Division alla Third Division nella stagione 1978-1979 prima di retrocedere nuovamente nella stagione successiva. Nel gennaio 1981 si spalancano per Gradi le porte della First Division quando passa al Crystal Palace in qualità di capo allenatore. Tuttavia la squadra, ultima in classifica con quattro punti, non riesce a risalire nonostante i quindici punti realizzati sotto la sua gestione e retrocede in Second Division. L’anno seguente Gradi viene riconfermato manager, ma nel novembre del 1981 viene sollevato dall'incarico dopo una pessima partenza nel nuovo campionato. Durante il suo periodo di inattività entra in contatto con i portoghesi del Benfica, senza tuttavia riuscire a trovare un accordo soddisfacente per entrambe le parti.

L’occasione della vita che inconsapevolmente lo farà entrare nella storia gli si presenta nel giugno del 1983, quando accetta l'offerta del Crewe Alexandra, società che naviga nelle acque della Fourth Division. Gradi inizia così un nuovo capitolo della sua vita, quello sicuramente più lungo, intenso e soddisfacente. Dopo sei anni di tentativi, nella stagione 1988-1989 la squadra raggiunge finalmente la promozione Third Division. Gradi decide così di rinnovare e firma un nuovo contratto decennale con il Crewe Alexandra. Nel 1991 arriva però la dolorosa retrocessione in Fourth Division dopo aver perso due stagioni prima i play-off per il passaggio in Championship. Nel 1994 Gradi raggiunge il terzo posto in campionato e riesce stavolta a vincere i playoff riportando il club in terza serie.

Nelle due annate seguenti il Crewe Alexandra agguanta nuovamente gli spareggi per la promozione, perdendoli entrambi prima nel 1995 e poi nel 1996. Ma la perseveranza paga e l’anno successivo Gradi arriva laddove era mai riuscito prima, portando nel 1997 la squadra a vincere i playoff e ad ottenere uno storico passaggio in Second Division, livello mai più raggiunto dalla società nella sua storia. Nel 1996 il manager italo-inglese si toglie un’altra soddisfazione, venendo nominato direttore tecnico della Football Association.
Tra gli anni Ottanta e Novanta Gradi raggiunge la definitiva consacrazione lanciando nel calcio internazionale giocatori come David Platt, Rob Jones, Geoff Thomas, Danny Murphy, Seth Johnson, Robbie Savage e Neil Lennon. Ed è in questo scenario che entra in gioco una particolare quanto controversa clausola presente nel contratto che lo lega al Crewe Alexandra, seconda la quale Gradi avrebbe ottenuto una percentuale di guadagno su ogni giocatore venduto. Gli esempi più clamorosi sono quelli di Danny Murphy, ceduto al Liverpool nel 1999 e poi vincitore con i Reds di due Coppe di Lega, una FA Cup, un Charity Shield, una Coppa UEFA e una Supercoppa UEFA. Oppure Geoff Thomas, prelevato dalle riserve del Rochdale e passato nel 1987 al Crystal Palace, società con la quale si guadagnò una chiamata in Nazionale nel 1991.

Gli anni Duemila sono per Gradi il periodo più ricco di soddisfazioni personali: nel 2002 diviene uno dei due allenatori, assieme a Sir Alex Ferguson, ad allenare una società calcistica consecutivamente da prima del 1990. A differenza del manager scozzese che per 27 anni guidò il Manchester United a vincere in lungo e in largo, l’allenatore italo-inglese dovette accontentarsi di continui sali-scendi tra le categorie della Football League senza mai abbandonare il timone della squadra. La stessa con la quale, soltanto due anni più tardi, entrerà a far parte dell’olimpo del calcio inglese con l’introduzione nella Hall of Fame. Primo e sinora unico allenatore di origini italiane tra i grandi del football d’Albione.

Le vicende sul campo sono un continuo peregrinare tra Second Division e Third Division, fino a quando nell’aprile aprile del 2007 Gradi annuncia che dal luglio successivo non sarà più l'allenatore della squadra, lasciando l'incarico a Steve Hollan, per assumere il ruolo di direttore tecnico.  Il 18 novembre 2008 Gradi riassume però la guida del Crewe Alexandra per poche settimane come manager ad interim, prima di essere sostituito a dicembre da Gudjon Thordarson .
Ma il legame tra lui e quei colori è talmente forte che l'esonero di Thordarson lo riporta su quella panchina. Siamo nel 2009 e per Gradi si aprono gli ultimi due anni alla guida del Crewe Alexandra, prima delle dimissioni  annunciate il 10 novembre del 2011. Parentesi chiusa? Niente affatto, perché l’allenatore decide di rimanere nella società e di dedicarsi al settore giovanile, di cui tuttora si occupa. 32 anni consecutivi al timone della nave che risponde al nome di Crewe Alexandra. Nessun trofeo in bacheca, molte soddisfazioni ed altrettante delusioni. 1353 panchine e una percentuale di vittorie del 32.7%. Un solo risultato: essere divenuto il più longevo manager di sempre tuttora in attività ad aver guidato un’unica società per così tanto tempo. Il rispetto e la devozione guadagnata sono le più naturali conseguenze, come affermato in un’intervista rilasciata da un mostro sacro come il compianto Sir Bobby Robson: «Dario (Gradi, ndr) è onesto, diligente e notevole. Ha fatto un ottimo lavoro a Crewe e ha dimostrato di essere uno dei nostri migliori allenatori».

Negli anni da responsabile delle giovanili del Crewe Alexandra, sono diversi i calciatori internazionali del calibro Dean Ashton, David Vaughan, Michael O'Connor e Nick Powell che vengono presto acquistati dai grandi club della Premier League. Proprio quest’ultimo rimane il giocatore di cui egli rimase più fiero e per il quale ebbe un litigio con Ferguson che lo voleva al Mancester United: “Powell era un grandissimo talento  – afferma Gradi – e sono contento di aver rivestito un ruolo importante nel suo trasferimento a Manchester. Non avevo all’epoca in squadra un altro giocatore come lui”. Poi, l’aneddoto della litigata con Sir Alex: “Nel 2012 Ferguson venne ad osservare Powell e il giorno seguente mi chiamò dicendomi che avrebbe voluto portare il ragazzo nel suo club al termine della stagione. Io gli dissi che forse avrebbe dovuto vederlo giocare ancora qualche volta, ma lui ribatté che il ragazzo lo aveva impressionato per le sue qualità tecniche a tal punto da spingerlo ad acquistarlo subito a titolo definitivo”. Quel giorno anche il manager dell’Everton David Moses era presente per monitorare Powell, ma alla fine non se ne fece nulla. Il giocatore passò infatti come previsto al Manchester United nel luglio del 2012. Per Gradi si trattava dell’ennesima soddisfazione dopo oltre trent’anni di onorato servizio sulla panchina del Crewe Alexandra. La stessa dalla quale oggi continua a dare indicazioni e a crescere i futuri campioni del futuro, nella speranza che un domani qualcun altro venga a bussare alla sua porta per accaparrarsi le prestazioni della stella di turno.

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